martedì 28 gennaio 2014

Liguria > Legge Regionale sulla Pesca e ...Licenze di Pesca


Nel mese di Novembre 2013, è stato ufficialmente avviato l'iter per la discussione e l'approvazione di alcune modifiche alla Legge Regionale per la pesca nelle acque interne.

Fra le varie modifiche proposte, quella che prevede l'abolizione della Licenza di Pesca, è sicuramente la novità di cui i "media" hanno più parlato.
Addirittura alcune importanti testate giornalistiche hanno pubblicato articoli attraverso i quali si dava già per certa l'abolizione della Licenza di Pesca e il fatto che per poter praticare la pesca nelle acque interne della nostra Regione, fosse sufficiente effettuare il consueto versamento di 45,45 €.

Con il presente post comunichiamo che la Giunta Regionale non ha ancora discusso né approvato le modifiche alla Legge Regionale e quindi invitiamo tutti i Pescatori Liguri ad attenersi alle normative 2013 relativamente alle modalità di rilascio e di rinnovo della Licenza di Pesca, fino a quando non ci saranno ufficiali comunicazioni, per quanto in oggetto, da parte della Regione Liguria.

Aggiornamento di giovedì 30 gennaio 2014: 
(Fonte Fipsas Genova >>>>  Pagina Ufficiale Facebook di: FIPSAS Genova )
"Domani, venerdì 31 gennaio 2014, si riunirà la GIUNTA della REGIONE LIGURIA per discutere le modifiche alla legge sulla PESCA nelle acque interne. Al centro la SEMPLIFICAZIONE della licenza di pesca che però non basta. Abbiamo posto all'attenzione degli Assessorati Pesca, Sport e Turismo un emendamento la cui finalità è migliorare la GESTIONE PUBBLICA con la partecipazione attiva delle ASSOCIAZIONI presenti sul territorio."

Aggiornamento venerdì 31 gennaio
"Oggi la Giunta Regionale, ha approvato le modifiche alla Legge Regionale sulla pesca ma ...attenzione, per diventare esecutive, le modifiche di Legge dovranno essere approvata dal Consiglio Regionale." 

sabato 11 gennaio 2014

Piene fuori stagione, freghe compromesse!

Nel corso delle recenti festività di fine anno, si sono verificate due importanti piene del Torrente Aveto.
La cosa strana non è la portata delle piene in oggetto, importanti ma non devastanti, quanto il periodo in cui esse si sono verificate (25 Dicembre e 4 Gennaio). 

T. Aveto Loc. Molini
05 Gennaio 2014
(foto - Sandro Sbarbaro)
T. Aveto - Loc. Rezzoaglio Basso
26 Dicembre 2013
(foto - Marina Cuneo)
Premessa la casualità e la relativa ciclicità dei fenomeni atmosferici, in questa stagione in Valle dovrebbe nevicare, i torrenti dovrebbero mantenere un livello normale o di magra.
L'effetto serra e il riscaldamento globale del pianeta è un fenomeno noto a tutti ma nella coscienza collettiva è diffusa l'opinione che le gravi conseguenze saranno un problema che riguarderà le future generazioni. Viceversa gli scienziati dichiarano che l'innalzamento della temperatura media del pianeta e le conseguenze che ciò comporta siano già un dato di fatto e ciò che sta accadendo (un po ovunque) sembra comprovare quanto asserito.
Le piene registrate in Aveto e nelle vallate limitrofe, non sarebbero un grosso problema, se non fosse che queste piene reiterate e fuori stagione abbiano di fatto compromesso se non vanificato le freghe delle trote, che erano da poco iniziate.
Ne consegue che quest'anno la quantità di avannotti e trotelle fornite dalla Provincia per i consueti ripopolamenti, potrebbe non essere sufficiente per compensare il danno subito.
A tal proposito la nostra Associazione farà il possibile per impegnarsi economicamente al fine di acquistare ulteriore novellame per effettuare un adeguato ripopolamento straordinario.
T. Aveto - confluenza con T. Rezzoaglio  - 26 Dicembre 2013
(foto - Marina Cuneo)
Sulla base di quanto sopra diventa sempre più impellente la necessità di dotarsi di un'incubatoio di valle.
Da una prima analisi, la realizzazione di un'incubatoio di valle, potrebbe apparire come un'investimento poco economico. 
Consideriamo le spese di realizzazione, di ammortamento e di manutenzione di un incubatoio, si deduce che sarebbe economicamente più conveniente acquistare il novellame da immettere.
Ma se analizziamo attentamente la questione, emergono numerosi vantaggi derivati dalla disponibilità in valle di un incubatoio.
- Acquistare uova embrionate e farle schiudere in loco, permetterebbe di individuare con precisione il momento giusto per immettere gli avannotti, ovvero prima che abbiano riassorbito completamente il sacco vitellino.
- Un incubatoio permetterebbe di effettuare con calma i ripopolamenti, per contro il materiale ittico acquistato, considerando i costi di trasporto, arriverebbe in valle in abbondanti quantità costringendo i volontari preposti a svolgere frettolose immissioni.
- Improvvise avverse condizioni dei torrenti nei giorni di consegna comprometterebbero la semina.
- E' noto che il novellame soffre il trasporto molto più dell materiale adulto.
- Infine una struttura ben progettata, prevede diverse vasche con acqua corrente che all'occorrenza potrebbero fungere da vasche di stabulazione per facilitare le operazioni di recupero e di reimmissione del materiale ittico movimentato dai vari ruscelli vivaio.
Abbandonato il faraonico progetto per realizzare un vero e proprio impianto ittiogenico realizzato dalla precedente Dirigenza, avvalendosi della collaborazione del Dott. Ciuffardi, abbiamo realizzato un progetto per la realizzazione di in incubatoio di valle, ad un costo sostenibile, atto a produrre di circa 300.000 avannotti.
Contestualmente abbiamo commissionato opportuni campionamenti per individuare, fra i vari ruscelli in valle, quelli la cui acqua avesse le giuste caratteristiche per l'allevamento.
Individuati vari siti per la realizzazione dell'opera abbiamo purtroppo constatato che l'iter per ottenere la derivazione dell'acqua per l'incubatoio, che porterebbe benefici alle acque pubbliche, è uguale all'iter da seguire nel caso di richiesta di derivazione per realizzare una centralina idroelettrica privata.
Tempi lunghi, costi burocratici elevati, esito della concessione non scontato!
Allo stato dell'arte abbiamo quindi individuato soluzioni alternative per ottenere l'acqua necessaria al funzionamento dell'incubatoio, ma di questo, incrociando le dita, ne parleremo al momento opportuno.